Terapie con cellule staminali della cornea

staminali

Le cellule staminali della cornea

La superficie della cornea è ricoperta dall’epitelio che è costituito da più strati di cellule trasparenti e costantemente rinnovato per azione delle cellule staminali presenti ai suoi margini (il limbus corneale). Quando le cellule staminali della cornea vengono danneggiate da sostanze chimiche, traumi meccanici, infezioni, abuso di lenti a contatto, può determinarsi un grave danno all’occhio con l’opacizzazione della cornea. In questi casi, il solo trapianto di cornea non è sufficiente perché il tessuto trapiantato tornerà in breve tempo a riopacizzarsi per l’assenza delle cellule staminali. È quindi necessario prima del trapianto ricostruire la superficie corneale, tramite un innesto di cellule staminali autologhe, prese dall’occhio sano dello stesso paziente e coltivate in laboratorio in modo da ottenere una quantità sufficiente per ricoprire la superficie dell’occhio.

Al termine della fase di coltura (3 settimane circa) e dopo gli opportuni controlli, sull’occhio malato vengono innestate le cellule coltivate. I dati più recenti della letteratura evidenziano che la percentuale complessiva di sopravvivenza del lembo innestato, cioè la capacità della cornea trapiantata di rimanere trasparente e di restituire all’occhio operato una visione migliore, è circa 90% a un anno, ma scende al 74% a 5 anni, e al 62% dopo 10 anni.

L’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale o in Day Surgery. Dopo circa un anno si ha la conferma definitiva della riuscita dell’innesto, cioè del ripristino della superficie oculare. L’oculista può quindi valutare al termine di questo percorso se effettuare l’eventuale trapianto di cornea.

Il Nostro Progetto

Vision Engineering Italy ha partecipato allo sviluppo di un nuovo metodo di coltivazione delle cellule staminali della cornea che sarà in grado di migliorare i risultati delle attuali tecniche cliniche ed al contempo consentirà il recupero della funzione visiva in un solo intervento operatorio, anziché in due come di consueto. Scopo di Vision Engineering Italy è stato quello di individuare un metodo in grado di analizzare le colture di cellule staminali corneali in modo non invasivo. Il fine applicativo è quello di fornire al tecnico della Banca degli Occhi uno strumento in grado di valutare con accuratezza l’attecchimento e la proliferazione delle cellule in coltura.

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